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Giuseppe Albergamo nasce a Messina il 16 marzo del 1905 e muore a Roma il giorno del suo ottantesimo compleanno. Una sola data per nascere e morire.

Trascorre l'adolescenza nella sua Sicilia, a Favara, in provincia di Agrigento, dove la famiglia si era trasferita nel 1907.
Frequenta la scuola con passione e intorno ai vent'anni è spinto all'altro capo del Paese, a Bolzano, dove si arruola nella nascente Regia Aeronautica militare con la qualifica di sottoufficiale.

E' in questo periodo che comincia a cimentarsi nella produzione di quadri realizzati con una tecnica originale: incollando francobolli, piccoli, variopinti frammenti con i quali realizza soggetti e strutture diverse.

Giuseppe racconta di essersi appassionato a questa forma di arte guardando e osservando - anche da lontano - la sua terra: piccole molecole di colore che "sposandosi" creano il mondo, la sua Sicilia.

Prosegue gli studi superiori a Bolzano e si diploma geometra nel 1930 a Padova. Si trasferisce subito dopo a Roma dove incontra la donna della sua vita, Iolanda D'Alessandro, che sposa nel 1934. Dopo tre anni nasce l'unico figlio, Alberto.

L'attività artistica subisce una brusca pausa durante la guerra. Ma il periodo che segue, la ricostruzione di un Paese pieno di speranze e progetti, è la scintilla di una intensa attività che dagli anni Sessanta porterà Albergamo a esporre le sue opere in importanti Mostre e Rassegne, quali quelle di via Margutta, Trinità dei Monti, Galleria Colonna, nonché la mostra della Filatelia, suscitando attenzione e stima anche oltre i confini dell'Italia.

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